lunedì 2 marzo 2009

La Vendetta



E’ la pura verità: sono una impulsiva. In un attimo rischio tutto, non resisto, è un mio vizio. Con te posso essere me stessa, perciò ti amo tanto.
-Ciò é pazzia!
-Ma voglio! Voglio essere trattata come una delinquente!
-Pericolosa?
-Molto.
- Benissimo. Sarà indimenticabile.

Oh! Ma sto delirando. Lui prende le mie mani, mi ammanetta e mi trascina. Buttata sul tavolo mi stappa i vestiti. La canna della pistola è gelata. Sfiora il mio seno, scivola sulla pelle sudata, si ferma sul mio pube. Non vedo niente fuor che gli occhi, la maschera e l’ uniforme nera di poliziotto. La punta della pistola è sul mio pube, tenta una penetrazione, gioca con la mia clitoride e il piacere prende proporzioni incontrollabili.

Vengo… gridando, lui mi chiude la bocca preoccupato con i vicini. Appoggiando le mie gambe sulle sue spalle, mi penetra a fondo, tanto eccitato quanto me, non si trattiene e viene , forte. Sento il preservativo che si gonfia e mi spavento. C’è qualcosa di strano: Perché questo cazzo di preservativo? Chi sei?

L’uomo si allontana prontamente, ricomponendosi i vestiti, si dimentica di slegarmi. Un’ ombra si avvicina, con quell’espressione depravata che odio: - Che cazzo hai fatto? Sei deficiente? Come hai avuto il coraggio?
-Questa è la mia fantasia, non ti è piaciuta? Non sei soddisfatta? Non è stato eccitante? E’ un estraneo, non era il tuo desiderio?
- Voglio che mi liberi, adesso!
- Cosa? Mi vai a denunciare? Accusarmi di stupro? La idea è stata tua, non ricordi? Ho scoperto che è una sconcezza molto comune. Qualche amico ha accettato di giocare con te.
-Tolleri che i tuoi amici mi usino? Sarai cornuto per tutta la città, voglio uscire da qui immediatamente…
-Non è stato difficile. Hai sempre giocato con loro, esponendoti e rendendoti disponibile. Ho sposato una puttana, cosa posso fare? Sono appassionato di questo tuo lato depravato.
- Andrai a finire in prigione bacato.
-Ma và, ho impiegato mesi programmando tutto. Ho inviato e-mails a tuo nome a tutti loro.

Io sono fuori città non ricordi? Ti metto un po’ di nastro adesivo sulla tua bocca sporca. Approfitta della notte amore, io rimarrò qui vicino, filmando tutto, non preoccuparti.


Giselle Sato ( Trad. Maurizio Gennari)
Testo Originale: A vingança

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