sabato 7 marzo 2009

Donne nella letteratura erotica



Anticamente chi scriveva testi “piccanti” era considerata quasi un eroina. Scrittrici azzardate simpatizzanti di questo genere, si arrischiavano con dosi omeopatiche a ridicolizzare i costumi dell’ epoca. Potremo citarne varie e non tutte furono pubblicate durante la loro vita. Non è mia intenzione toccare il tasto poco rilevante di questo periodo di storia. Preferisco scrivere come la privazione di libertà influenzò il lavoro di queste donne. Nascoste per colpa dei preconcetti si consegnavano all’ intensità. Fu un periodo enormemente frustrante, ma la sensazione del proibito agì come stimolo perché la voce repressa prendesse vita sulla carta. Ed apparvero sotto forma di versi, romanzi e genuini pensieri, le grida soffocate convogliate nella letteratura.

La visione femminile per prima grazie al congiunto piacere e sentimento. Non come privilegio, ma mi piace pensare che seguiamo l’ emozione senza limitazioni e abbiamo la sagacia come alleata. Quando l’ idea prende forma, i personaggi e le trame sembrano reclamare la propria esistenza. Il testo erotico possiede tutta la cadenza e scaturisce trovando la risposta del lettore. Esiste un’ attenzione nel descrivere formando un insieme completo. In ogni angolo un po’ il condividere ed l’ accogliere. La spiritualità femminile è prodiga per natura. Riceve, ricolma, custodisce e sazia. In comune tutte queste scrittrici non ebbero paura di esprimere la intuizione del sesso. Senza pudori narrarono sensazioni mascherate e alcune neanche immaginate.

Un orgasmo femminile non era un argomento discutibile. Immagino che le donne avessero accesso ai libri e leggevano di nascosto, sospirando ad ogni verso e immaginando per se stesse il piacere suggerito. L’ importante è che la voce non rimanesse inespressa , che almeno sussurrasse piaceri, declamando la libertà della soddisfazione. Queste scrittrici pioniere sono l’ orientamento per la nuova generazione di autrici di genere erotico. Ancora esistono i tabù sui dettagli e le attenzioni per non cadere nella pornografia grossolana. Ma la maggioranza non è molto preoccupata a mascherare il testo. E’ un nuovo cammino che si sta aprendo con cautela. Ma il mercato è curioso e imprevedibile. La libido fu stimolata ed ora non dobbiamo nascondere le attrazioni. In qualche maniera fu un impervio cammino e oggi finalmente le porte sono aperte.

Giselle Sato (trad. Maurizio Gennari)

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