venerdì 3 aprile 2009

Varenna, La Perla del Lago di Como


Il lago si estendeva fino all’ orizzonte, lontano le montagne svizzere con le cime coperte di neve. Piccoli paesi creavano un paesaggio unico. Idilliaco. Il silenzio rotto dalle onde che battevano sulle pietre, quasi una musica, il campanile della chiesa scandendo le ore con rintocchi perfetti.

Seduta sul molo non riuscivo a staccare gli occhi da quell’ azzurra immensità, trasparente in silenzio e pace. Varenna, lago di Como, nord dell’ Italia. Cigni e anatre nuotando tranquillamente con i piccoli. Simpatica processione, che incanta i passanti di tutte le età.

Sempre questo luogo mi ha dato l’ impressione di un pezzettino di mondo ben custodito, tutto meravigliosamente antico e tradizionale. Palazzi ben conservati, marmi e vernici autentiche. Strade di pietra piene di strettoie e salite, negozietti di souvenir e gelaterie mostrando i sapori.

Le barche si allontanano a intervalli regolari per i villaggi vicini, sono lente a sufficienza perché il tragitto sia apprezzato con tranquillità. Danno vita ad un sentiero di schiuma sulla superficie dell’ acqua, i raggi del sole sembrano bagliori dorati.

E' bello mangiare un panino alla mortadella, seduta sulla panchina dei giardini di fronte al lago. Poi lanciare le briciole ai pesci e rimanere ad ammirare il sole. La sensazione assoluta della maestosità della natura, di essere parte per istanti di uno scenario perfetto, di un attimo giusto di comunione con ogni cosa.

Distesa sul letto enorme e accogliente osservo il lago: la punta dei pini e il chiaro di luna illuminando la baia, toccando l’ anima del poeta nascosta in noi che non osiamo liberare. Le grandi finestre lasciano entrare la brezza frizzante, trascinando gli aromi dell’ alba. Mi piace il baule dell’ inizio del secolo e la piccola specchiera. Indugio pensando a quanti volti già vi furono riflessi.

Porto Piccolo. Un punto dove attraccano le piccole barche trasportando i promessi sposi e gli invitati ai matrimoni. E’ una tradizione sposarsi nella piccola chiesa del luogo. Bella nella sua semplicità. Velando i segreti del tempo in milioni di ricordi. Varenna. Chiudo gli occhi e posso sentire il legno sotto i miei piedi mentre cammino fino alla punta del molo.

E’ li che vado quando la vita è complicata e ho bisogno di ispirazione. Una sensazione ottima, sempre arriva accompagnando la nostalgia. Quasi felice rinnovo le speranze e seguo innanzi.


Giselle Sato (trad. Maurizio Gennari)
Testo Originale: Varenna

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