giovedì 9 aprile 2009

Solitudine a due in tempo di crisi.



La crisi finanziaria sta influenzando vari aspetti della vita quotidiana. Se prima sognavamo con viaggi e cene a lume di candela, oggi tentiamo di evitare pignoramenti e pendenze. Fino a che punto una relazione è sufficientemente forte per superare tanta crisi? Comincia con i pagamenti in ritardo, discussioni all’ ora di spuntare le voci della carta di credito, chi ha speso di più e le interminabili giustificazioni.

La coppia non riesce a spegnere il meccanismo della preoccupazione e il peso dei debiti. Il clima romantico non sopporta la pressione e la rottura è naturale. Ognuno mette insieme un mosaico di pesi e misure. Esiste la paura di iniziare un dialogo e cominciare una lite, il panico di esporre i sentimenti ed essere respinto. Molte donne affermano che i problemi finanziari concludono la vita sessuale. Questa solitudine che arriva alla chetichella prende possesso realmente ed é ogni volta peggiore. Non saranno le alchimie di seduzione ad attrarre nuovamente il compagno.

Dividere le preoccupazioni e cercare di incontrare soluzioni è delicato. Per la propria natura emotiva, normalmente le donne aspettano dimostrazioni di affetto come forma di incentivo. Molte volte incontrano nient’ altro che il silenzio che percepiscono come accusa o trascuratezza. La coppia perfetta che da poco tempo ha vissuto in ottima armonia, oggigiorno bisticcia per la mancanza di soldi.

Non si può più fingere che la vita è rosea, bisogna lottare per difendere l’ affetto. Lo stesso che portò a convivere sotto lo stesso tetto non ha ne rate scadute ne interessi. Talvolta si sia perduto in un cassetto ma sicuramente faceva parte del piano iniziale.

L’ affettuosità non paga il conto al mercato ne conforta il cuore. Ma come il buon umore ringrazia! Un abbraccio forte vale molto di più quando ci sentiamo ridotti a pezzi. La mancanza di parole costa solo il sedersi vicinio e al massimo stringere la mano. Abbandonare le abitudini di uscire con gli amici, fare shopping e cenare in ottimi ristoranti non è facile. Può sembrare futile per qualcuno, ma non siamo qui per giudicare.

Al limite ascoltare senza esprimere pareri è già di molto aiuto a chi si lamenta. Non serve esprimere pensieri positivi e che giorni migliori arriveranno ad una persona che ha un’ ipoteca scaduta. Siamo nel momento di rispettare il silenzio e a poco a poco rimettere i pezzi al loro posto, lentamente, con cura perché affliggere è molto facile in questi momenti.

Sesso. Esiste un momento propizio nel quale la complicità e le tenerezze vinceranno la resistenza. Non esiste libido che superi le preoccupazioni con la mancanza di impiego, sopravvivenza e aspettative. Mai si videro tanti visi preoccupati e tristi camminando insieme.

Quando incontro qualcuno di loro, ricordo le ditte e le fabbriche, che tutti ritenevano solidissime. Coppie che sembravano esistere l’ uno per l’ altro, ritrovarsi nemici a causa della divisione dei beni. Tante storie raccontate da diversi angoli… L’ unica certezza è che esigiamo incontrare soluzioni isolate per riconquistare il compagno ed evitiamo gli aiuti. In ambedue le situazioni, stiamo lottando da soli. Il vecchio motto “ l’ unione fa la forza” ancora è valido.

Solitudine a due: momento nel quale non c’è più dialogo e sogni da dividere. La totale assenza di speranza, affetto, rispetto e amicizia. La certezza di giorni plumbei in tempi burrascosi e la paura di non sapere quando l’ incubo terminerà.

Giselle Sato (trad. Maurizio Gennari)

Testo originale: Solidão a dois em tempo de crise

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